Eventi & Cronaca
Innovare l’impresa per costruire il futuro
Premiazioni del 21 marzo a Prato: bel successo di pubblico e contenuti
Grande successo di pubblico e partecipazione alla chiusura di Primavera d’Impresa 2019! La giornata, articolata in diversi momenti di incontro B2B, confronto con il mondo dei media, delle università e della consuelnza d’impresa si è chiusa con la premiazione delle prime aziende per le tre categorie di premio: prima classificata per Processo e servizi è MAST (Arezzo); a seguire Argeco (Lucca) e Bluebiloba (Firenze); prima classificata per Prodoto è Catalyst (Firenze), rispettivamente secondo e terzo posto a TecnoVine (Pisa) e IngeniArs (Pisa); prima classificata per Organizzazione è Vaporizzo Lia (Prato), secondo posto a VoipVoice (Firenze) e terza posizione a GiMetal (Pistoia).
Sono state in tutto oltre settanta, esattamente settantatre, le società – diverse per forma societaria, dimensioni, settore di appartenenza – che hanno scelto di proporre progetti innovativi al fine di valorizzare le proprie opportunità di crescita.
Si spazia, tra gli iscritti, dalla robotica più avanzata e alle tecnologie aerospaziali per arrivare alle cooperativa di comunità, impegnate in progetti di rivitalizzazione di borghi che rischierebbero di spopolarsi o società attive in agricoltura, nel turismo, nella cultura e, ovviamente, nel tessile, accumunate, tutte, nella ricerca dell’alta qualità, dalla sostenibilità, dall’adozione di metodologie, prodotti o servizi innovativi.
Primavera d’Impresa ringrazia sin d’ora Regione Toscana, la Città di Prato, tutte le istituzioni, gli atenei, gli enti di ricerca, le associazioni di categoria ed i partner che hanno reso possibile la realizzazione dell’edizione 2019.
Infine e soprattutto si ringraziano le decine di aziende che hanno deciso di aderire ad un progetto collettivo che, auspichiamo, possa essere generativo di nuove opportunità condivise, da sviluppare nelle edizioni venture.
Una campagna d’informazione sulla qualità e la tracciabilità dei coloranti industriali, per accrescere la consapevolezza del consumatore: è il cuore del progetto “Made in colours”, nato a livello nazionale e sbarcato anche a Prato, dove ha raccolto il plauso di molti imprenditori e artigiani del tessile.
In pratica, come ha spiegato stamani Michela Kahlberg, Ceo founding partner dell’iniziativa, “Made in colours” permette la tracciabilità del processo di colorazione di un prodotto della nostra industria, certificando che i coloranti utilizzati siano in regola con la normativa europea Rich e rispettino la salute del consumatore e l’ambiente. L’obiettivo è quello di creare, in Europa, un gruppo formato da chi lavora con i coloranti per far valere la qualità e la sicurezza; in questo senso, partirà una campagna informativa in cui i cittadini saranno messi a conoscenza dell’iniziativa, che prevede anche la produzione di speciali etichette che certifichino la tracciabilità, con la stampa di un Qr code con cui, tramite un normale smartphone, il consumatore possa risalire al processo produttivo e di colorazione.
“Tutto ciò che compriamo è colorato – precisa Michela Kahlberg – dai vestiti agli oggetti di plastica. Allora vogliamo far valere la voce di chi produce e colora in maniera sicura e rispettando le normative, contro chi, magari da mercati asiatici, mette nel mercato prodotti a basso costo ma pericolosi per la salute e per l’ambiente”.
“Di marchi di certificazione ce ne sono tanti – ammettono gli imprenditori pratesi aderenti al progetto – ma questo è molto interessante, perché è il primo che vuole veramente informare il consumatore, che di solito non conosce la vera qualità del prodotto”.
Tante le possibilità legate a “Made in Colours”, dall’apertura di nuovi mercati sull’impronta della qualità alla maggior consapevolezza critica di chi compra un prodotto: anche per questo il 20 gennaio alle ore 17 in via Cimabue 4 questo progetto sarà presentato agli imprenditori, per cercare nuove adesioni e formare un gruppo maggiormente strutturato, che possa dire la sua in Europa.